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NOZIONI DI BALISTICA E CARTUCCE DA CACCIA 3^ Parte

Dopo avere chiarito sommariamente la funzione, le caratteristiche, e l'uso più comune che si fa dei componenti della cartuccia da caccia ora andiamo ad esaminare come si assembla la cartuccia, come si fanno le prove di rosata e di penetrazione,a quali scopi deve essere destinata, a quali selvatici deve essere diretta, come comportarsi per avere sempre munizioni efficaci ed efficienti.

Partiamo dalla presunzione che uno abbia in casa una bilancia o dei misurini volumetrici precisi, un calcaborre e una macchinetta per orlare, sarebbe meglio a stella, ce ne sono di molto economiche ma efficienti, il materiale da usare:cartuccia,borra contenitore (con alette o senza) e la macchinetta per orlare a stella. Oppure cartuccia,cartoncino a fermo polvere borretta a cu
Ulivo della Cesinola (prop.dr:Cris CONCINI)
vette,borra per colmare il volume vuoto di altezza idonea,cartoncino ulteriore e cartoncino di chiusura per fare orlo tondo. Le due possibilità s'indicano per confezionare cartucce per tiri medi e massimi oppure per tiri medi e ravvicinati.

Con il materiale a portata di mano e, *nessuna* fonte di fuoco o di brace vicina, si farà la dose di polvere e si verserà nella cartuccia vuota, si spingerà la borra all'interno, si farà la dose di piombo e s'immetterà nel vano ancora libero, subito dopo si farà l'orlo a stella stringendo le pliche con una modesta compressione e girando il pomello della macchina manuale che farà l'orlo tondo di rifinitura. La cartuccia sarà pronta. A questo punto però dovremo fare una precisazione. il volume della cartuccia sarà più o meno pieno e occuperà minore o maggiore altezza del bossolo a seconda della polvere che verrà usata: Abbiamo già detto che ne esistono di voluminose, molto voluminose e dense. Poi bisognerà tener conto della dose di piombo che vogliamo caricare, potrà essere minima,media o massima. Tutto ciò richiede l'aiuto di un collega esperto o dell'armaiolo stesso. Comunque le prove su un determinato bossolo vuoto faranno fare subito l'occhio. Rammento che per orlo a stella ci vuole molto più che per orlo tondo.

Passando poi alla cartuccia tradizionale- anche se useremo il bossolo di plastica- dovremo versare la polvere perfettamente dosata,bloccarla con un cartoncino immettere una borra di conveniente altezza e magari una borretta complementare per arrivare alla giusta altezza, indi il piombo e un altro cartoncino di chiusura. La dose che nella prima cartuccia era inferiore in questa cartuccia sarà superiore per quanto riguarda la polvere. Il concetto è questo, una sola borra di plastica pesa molto meno di un complesso di borre e cartoncini e infine la tenuta della prima, alla fuga dei gas dello sparo, è minore mentre nella seconda è maggiore. La differenza di dose è data da questa differenza dei materiali. Si sottolinea che cambiando il bossolo da plastica a cartone la differenza aumenta ancora perché il cartone tiene ancora meno della plastica. Quindi occhio a non fare pasticci e documentarsi bene sulla variabile che vorrete avviare. Ecco perché abbiamo parlato di accoppiamento delle varie componenti.

Le dosi non sono materia di spiegazione in questo contesto ma diventano importanti per approfondire le pratiche di caricamento. Sarà dunque materia da trattare a parte.
Ultima cosa ma non meno importante di tutte le altre. Ogni cartuccia dovrà avere una progettazione a seconda dell'animale cui è destinata. Bisogna fare ricorso sempre a dosi giuste ed equilibrate sia che si voglia colpire un merlo sia che si voglia colpire un fagiano. Per ogni animale il progetto varia onde ottenere la cartuccia "giusta". Ciò non vuol dire che non si possa prendere una grossa preda con una cartuccia leggera o viceversa ma ciò accade in circostanze fortunate ed occasionali. Per esempio cacciando la beccaccia e alzando una lepre. In canna ci sono genericamente pallini dell'otto o del sette ma chi non avventa una fucilata alla lepre sperando di fermarla? Si valuta la distanza e poi si spara.

Ovviamente la distanza deve essere favorevole al tiro e cioè poca altrimenti è meglio lasciarla andare per non ferirla e farla morire lontano senza poterla raccogliere. Il caso inverso si può osservare mentre si caccia la lepre e si alza una quaglia. Si avrà in canna pallini del cinque o anche del quattro ma si potrà fare allontanare l'uccello e tentare il colpo. Sparando a giusto tiro non si rischierà di sfracellare il tenero volatile con cartuccia forte e con piombo relativamente grosso.

La dose quindi deve essere scelta con cura a seconda di altezza/lunghezza del tiro e peso/volume del bersaglio cacciato. Mi pare dunque il caso di stigmatizzare chi va a caccia di beccacce usando cartucce con dosi  baby-magnum che superano i trentacinque grammi di piombo anche se si tratta di piombi piccoli. E' un malcostume degli ultimi tempi che io, personalmente, giudico di pessimo gusto. Chi usa queste cartucce ha poca fiducia in se stesso, meglio se va ad un campo di tiro ad allenarsi o cambia tipo di fucile.
Trenta, trentadue grammi di piombo sono sufficienti per un animale che sia del volume del tordo, merlo,beccaccia e quaglia,
Risultati immagini per merlo
Merlo in pastura





 trentatré, trentaquattro per fagiani, pernici e starne, trentacinque,trentasei per coturnici e colombacci. Rispettando quindi il volume e la vitalità dell'animale cacciato. Queste sono dosi medie per cacce normali. Volendo si può alzare la dose di uno o due grammi di piombo per animali ormai smaliziati  che si alzano o transitane lontano. La dose di polvere logicamente dovrà essere convenientemente adeguata per spingere una dose più pesante di piombo.
          


                   Continua.........






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