3^ giornata ____________ La notte avevo fatto sonni agitati, vedevo cani dappertutto e boschi fitti e impenetrabili; sentivo ululati e spari a salve. Era quel caratteristico crepitio delle armi che servivano per aizzare i cani e spaventare le bestie selvatiche per indurle a scappare in una direzione voluta dal capocaccia. Era angoscioso saper di dovere essere in un burrone nascosto dietro un paio di frasche e sentire solo il rumore del torrente che scaricava in una cascatella. Nemmeno la possibilità di fumare una sigaretta per allentare la tensione. Mi svegliai bagno di sudore, affaticato più che riposato dal letto caldo e soffice. Mi accostai alla finestra e aprii uno sportello. La luce vivida di un’alba fredda mi svegliò del tutto. Pensai che sarebbe stato meglio allontanarmi dal paese senza incorrere in nuovi pettegolezzi e discussioni dove si diceva di tutto e il contrario di tutto. Quello che si poteva fare era stato fatto, ognuno aveva provveduto ai suoi compiti. Io
Dio mio fa che il mondo torni indietro al tempo in cui la parola d'un uomo era un valore e l'amicizia anche.Un tempo in cui bastava poco per essere felici e poco per imparare a esserlo.