Un panorama di Verzino che serve a rendere l'idea di quanto si sia esteso il paese.La contraddizione consiste nel fatto che più si é esteso e più si é disabitato.L'emigrazione, alla ricerca di posti di lavoro, é stata continua e non reversibile.L'economia agricola e pastorale, assolutamente insufficiente o non appagante, è stata distrutta.Pochi nostalgici o anziani ancora coltivano le Vigne dal vino rubino, eccellente e armonico e gli Ulivi che producono olio di grande qualità. Il palazzo comunale,nel centro storico,è stato completamente ristrutturato e restaurato.Resta poco dei fasti antichi allorquando ospitava il Duca Cortese.Lo stemma gentilizio orna ancora il portale. Lontani anche i tempi dell'opulenza della famiglia Anania che lo vendette,assieme a tutti i possedimenti agrari, per ritirarsi prima a Savelli e poi in Sila o a Roma. Il portone é stato abilmente sostituito all'originale.Frutto de
Dio mio fa che il mondo torni indietro al tempo in cui la parola d'un uomo era un valore e l'amicizia anche.Un tempo in cui bastava poco per essere felici e poco per imparare a esserlo.